La cella appare segnata con una scia di colore più scuro, da cui deriva il nome: assomiglia alla scia lasciata dalla bava di una lumaca. Tuttavia il colore è solo un aspetto secondario del problema. Bisogna infatti capire se la rottura meccanica della cella sottostante sta causando un calo di rendimento dei pannelli fotovoltaici o no.

Di solito infatti, l’imbrunimento della cella avviene solo successivamente all’ingresso di umidità dal retro del modulo che si propaga sul fronte passando attraverso a delle micro-cracks presenti sulla cella: queste rotture meccaniche possono essere dovute sia al processo produttivo (per esempio alla saldatura) sia al trasporto o all’ installazione.

L’umidità provoca l’ossidazione dei finger (la griglia di fini connessioni metalliche tra i busbar) della cella che, scurendosi, creano l’effetto ottico.

Si è lungamente discusso se questo problema sia solo di natura estetica o abbia anche un impatto sulla resa. A nostro avviso si possono verificare entrambi i casi, ovvero talune volte il problema è per lo più estetico: in tal caso sarà sufficiente verificare l’andamento del rendimento dell’impianto fotovoltaico per capire se il degrado naturale dei pannelli sia o meno accelerato da questo.

Qualora invece le bave di lumaca o “snail trail” siano numerose e/o di lunghezze estese che attraversano più celle fotovoltaiche (spesso causate dalla scarsa qualità dei moduli che si hanno acquistato), è molto probabile che la perdita di potenza sia considerevole.  

Molte volte l’assenza delle bave di lumaca non implica l’assenza di rotture meccaniche: infatti un buon back sheet e un buon incapsulante possono limitare l’ossidazione dei finger.

In ultima istanza, sostituire dei moduli solo per la presenza del difetto visivo potrebbe essere una scelta affrettata. Energiecostruttive è a disposizione per analizzare il vostro caso specifico e consigliarvi, come sempre, la scelta più vantaggiosa per voi… che delle volte comporta non vendere neanche un modulo per noi!